un blog morbido

20040930

maledette strategie d'esposizione

accanto a quello che volevo, c'era anche quest'altro.
che dovevo fare? lasciarlo lì?

20040929

questione di aspettative

il sottoscritto scrive questo post e va via. si recherà, teppisti permettendo, alla fnac a comprare un disco. se non sbaglia, è il primo disco che compra nel 2004. quest'anno non ha avuto molto tempo per la musica e men che meno per comprare dischi originali. ma oggi ci prova. senza averlo neppure ascoltato comprerà shangri-la di mark knopfler. lo comprerà per l'amore che nutre per quest'uomo. l'amore è nato quando lo scrivente comprò il suo primo disco in assoluto, frutto dei suoi primi risparmi. trattavasi della raccolta money for nothing. non furono soldi buttati. furono tanti ascolti. fu il primo concerto cui presenziò. roma, 17-09-1992. un'estate passata a raccogliere patate per procurarsi i soldi negati. con relativa dimostrazione alla negatrice del quattrino dell'interesse per l'evento. e dell'impossibilità di impedire l'oltrepassamento del mar tirreno a bordo della nave "clodia". arrivo al mattino e attesa, lercia attesa, per la serata. lo scriba ricorda ancora la scaletta. ma non è tempo ora di abbandonarsi ai ricordi. oggi comprerà quel disco. la prossima estate andrà a un concerto. ovunque e quandunque sarà. nonostante gli amici che sghignazzano dicendo "che roba ascolti ancora". sa già che molto probabilmente questo disco non gli piacerà. le aspettative elevate creano sempre delusioni. ma quanto è stato non si può cancellare. c'è ancora chi merita i quattrini come segno di gratitudine per tanti bei momenti e per ciò che è stato.

le mascotte di torino 2006

neve & gliz

blogaholic?

48 points is in the 21 through 50 precent.
You are a casual weblogger. You only blog when you have nothing better to do, which is not very often. There's nothing wrong with that. But if you'd post a little more often, you'd make your readers very happy.
are you a blogaholic?

tanti auguri a te

tanti auguti a te
tanti aufuri a te
tanti auguri a silvio
tanti auguri a teeeeee
un sentito augurio a tutti i poveretti che sono nati oggi, che si chiamano silvio, che sono bassi, che sono pelati, ma che non sono lui (niente link che non se li merita).

20040927

bimbetù traviata

sono li al parco. domenica pomeriggio. soprattutto. ma non mancano neanche nei giorni feriali. finalmente con mamma e papà. vestiti bene. sorridenti. giocano sulle altalene. con i dondoli a forma di pesce, luna, pecora. sullo scivolo, sulla casetta sopra lo scivolo. raramente c'è anche una palla. belli e sorridenti. col pantaloncino. gonnellina. magliettina. belli e splendenti. rimangono un po' sorpresi quando l'ultimo arrivato parcheggia li vicino. si fa tirar giù. si fa depositare a terra il sacchetto. se lo fa aprire il tanto che basta. al resto ci pensa lui. secchiello. inaffiatoio. paletta. rastrello. torrioni. cinta muraria. formine: pesce, stella, tartaruga. pentolini. cucchiai. tutto (lui) e tutto (necessaire) per terra. ed ecco che si avvicinano. timidi. ignari. innocenti. soprattutto timorosi. "la mamma non vuole che mi sporchi". "il pantalone è pulito e lo devo rimettere domani". scatta quindi nella scorta dell'attrezzato la convinzione della correttezza del proprio atteggiamento. e dato che l'esempio è il miglior metodo per insegnare si comincia ad inzaccherarsi più del solito, più di quanto richiesto. ci si tira addosso la sabbia senza motivo. "tanto la mamma non ti vede". "non ce l'hai proprio un'altro pantalone per domani?".
per far divertire i bimbi ci vuole veramente poco. cosa costa darglielo?

20040923

fottute protezioni

il nuovo cd di ben harper con i ragazzi ciechi dell'alabama sembra incopiabile e con mp3 non estraibili. l'umile scrivente ha attualmente a disposizione winzzoz xp, cdex, burnatonce. chiunque sia in grado di aiutarmi o pensa di esserlo, riceverà, se lo vorrà, copia del copiato (ILLEGALE, Urbani, hai capito?, ILLEGALE) e un account gmail per inviargli il copiato ILLEGALMENTE. fa#$%lo.

succede così

uno si incuriosisce di un blog e lo mette tra i bookmarks
poi ci si affeziona e per ricordarsi di guardarlo tutti i giorni scarica il feed RSS
allora lo cancella dai bookmarks, per fare un po' d'ordine
dopo un po' il feed smette di funzionare
e quel blog scompare dalla tua vita senza che nemmeno te ne accorgi
Wittgenstein

20040922

busy

lavoro + ristrutturazione casa = ben poco blog.

20040916

mozilla team & i feed rss

quei volponi di mozilla hanno inserito in firefox e in thunderbird la lettura dei feed rss. anche se il meccanismo di firefox, live bookmarks, lascia perplessi. più simpatico thunderbird, anche se non sono riuscito a farlo funzionare come vorrei. il migliore, per i miei usi, rimane sempre bloglines. comunque, ora aspettiamo le mosse di steve e bill.

due regoline semplici semplici

da cercare di applicare nel lavoro.
tempo*aumento=costante (raddoppiami lo stipendio e io ci metto metà del tempo a fare quello che devo fare)
responsabilità/aumento=costante (vuoi rifilarmi il padulo? aumenta il soldo)
facile a dirsi. difficile a realizzarsi. ma ci si può impegnare.

20040915

piccoli supereroi crescono

questo post vorrei averlo scritto io. invece l'ha scritto mucho maas. posso solo sottoscriverlo.

volete liberarvi degli inviti gmail?

isnoop.net fa da raccoglitore/distributore di inviti . chi ne ha troppi li mette a disposizione. chi ne vuole uno lo chiede (e gli viene dato).

20040914

Firefox 1.0

la preview release ora, subito, adesso

the filter

ho cercato di iscrivermi. non ho saputo rispondere al questionario.

que viva zeman!

Giusto il tempo di rimettere piede in serie A dopo 4 anni di esilio ed ecco, immediato, il ben tornato da parte della Federcalcio. L'allenatore del Lecce, Zdenek Zeman, ha festeggiato ieri il buon esordio dei giallorossi in campionato (2-2 a Bergamo contro l'Atalanta) con il primo deferimento dell'anno alla Commissione disciplinare. Motivo, le dichiarazioni rilasciate dal boemo al neonato quotidiano Il Romanista , «gravemente lesive della reputazione di persone e organismi federali». Nell'intervista pubblicata l'11 settembre, Zeman aveva criticato Lippi («Prima di nominarlo ct avrei aspettato la fine del processo per doping alla Juve») e il club bianconero: «Ho seguito il processo con grande tristezza. Atleti sani imbottiti di psicofarmaci e antidepressivi, giocatori con la memoria corta in aula. Se la Juve è colpevole, bisogna toglierle i trofei vinti in quegli anni perché non le spetterebbero». Anche il Lecce lo ha rimproverato. Avanti così, Mister.
il manifesto

metereopatia

non so da voi. qui è tornato il grigiume.

20040913

liberate la pace

account Gmail

cedesi introvabili inviti gmail.
i commenti sono qua sotto. la mail a sx in alto.

20040908

il racconto di un ostaggio sopravvissuto

via paolo valdemarin, via logic&sanit, via gazzetta.ru.

Zalina, spent 2 days as a hostage and survived the storm. She tells her story to a reporter from gazeta.ru, apologies if the translation is a bit awkward (I am still at work and doing this as fast as I can).
"9:10am I walked my son (5th grader)to school. Two minutes after we walked into the court yard came the terrorists. There were about 20 of them and also 2 females. They herded us inside the school through the corridor and windows. Right away they killed 12-20 men - one at a time. Then a tank arrived and killed one of the terrorists, so they put several hostages next to a window and shot them dead. They threatened to kill 10 hostages for their dead, but I only saw about 4.
There were at least a thousand people in the gym. We sat on the floor. They threatened us and were generally very nervous - specially when it got noisy. They shot in the air. They put guns to some men's temple's and threatened to kill them if there's noise. At first they gave us water and let us use the bathroom. Women with infants were put up separately. One of the terrorists was even sneaking in dry milk for a woman's son, when his cohorts weren't looking.
Terrorists were videotaping everything. They gave the tape to a negotiator to show it to Putin. At night they put up the elderly in rooms were it wasn't as hot and gave everybody blankets.
They called negotiators a lot of times, but nobody wanted to speak with them. They said that the troops will storm them like they stormed the theater in Moscow in 2002.
I cooked for them in the kitchen, and for that they gave my son water. I talked to them and they told me that they want Putin to resign or to pull out the troops from Chechnya.
The principal of the school was horrified. She called officials on the phone, but nobody wanted to speak with her.
During the night, the terrorists told us that if they loose connection with the outside, they will shoot 10 people. The connection was lost (not sure if she talking bout radio contact or what), but they didnt' shoot anybody.
Terrorists didn't even know what town they were in - in the beginning they even asked us where they were. They said that traffic cops were bribed. If they used more money for the bribes then the would have taken hostage a school in a bigger city (gazeta.ru - probably Vladikavkaz).
While I was cooking in the kitchen, one of them came in and took me to another room and told me to lay down. The woman I was working with went back to the gym and was killed with a grenade the terrorists threw when the storming began.
I did not see troops/police storm in, but I heard children shouting "Don't shoot!" and then the explosives went off. The terrorists were screaming something in their language, don't know what, probably praying to Allah."

20040906

noi e loro

di alessandro robecchi - manifesto 05-09-2004
Vale sempre quello che diceva il vecchio Vonnegut: non c'è niente di intelligente da dire a proposito di un massacro. Solo, forse, che il concetto di scontro di civiltà tanto in voga tra i crociati di entrambe le parti andrebbe rivisto. Non ci sono due civiltà che si ammazzano barbaramente a vicenda (noi contro loro) come piacerebbe a Oriana & Osama, ma i vertici, le élites politiche ed economiche di due schieramenti che ammazzano la gente che sta in mezzo. I ragazzini di Beslan sono la fotografia della situazione: presi in trappola tra due follie contrapposte, tirassegno d'allenamento tra due eserciti stupidi e rozzi come soltanto gli eserciti sanno essere. Di qui l'indipendentista aspirante martire e di là lo zar che non cede e mostra i muscoli: in mezzo rimane il ragazzino osseto, stritolato, innocente, effetto collaterale, briciola inevitabile. Questa volta. Le altre volte erano i pendolari madrileni, gli impiegati di New York, i civili di Falluja, i passeggeri degli autobus di Gerusalemme o degli aeroplani russi, i bambini palestinesi bombardati e chiusi dietro un muro, i ragazzini di Kabul. Ecc. ecc, aggiungete a piacere, riempite qualche riga pure voi di gente innocente che ci lascia la pelle, l'elenco della barbarie è infinito. Dalla Cecenia a Guantanamo, è uno scontro di civiltà? Se ammettiamo questa ipotesi bisogna subito aggiungere un corollario: civiltà comandate da teste di cazzo.
Il (debolissimo) pensiero emergente vorrebbe questo: che si considerasse il mattatoio quotidiano come uno scontro tra occidente e islam, tra buoni che devono difendersi (noi, ovviamente) e cattivi che attaccano (loro). Mentre se si fa la conta dei morti e dei feriti, delle sofferenze e dei traumi, si scopre che ci sono due leadership di pazzi (loro Bush, loro Osama, loro Putin, loro terroristi) contro circa sei miliardi di persone che non c'entrano niente e che temono di finirci in mezzo (noi). Noi che andiamo a scuola o a prendere il treno, o che finiamo per sbaglio sulla traiettoria di un missile o con gli elettrodi attaccati alle palle in una prigione. E' solo un piccolo cambio di prospettiva, uno spostamento della visuale, ma credo che in questo senso sì, sia possibile vedere una reale contrapposizione tra «noi» e «loro»: noi le vittime e loro quelli che sparano, da una parte o dall'altra, circondati da ideologi e consiglieri e affaristi e strateghi della forza furbi come faine, che abitino in una grotta sperduta o in una casa bianca a Washington. Tanto per piccolo esercizio, basta un'occhiata ai manifesti ideologici: i siti più trucidi della Jihad non hanno nulla da insegnare quanto a desiderio di dominio, alle patinate home page dei pensatoi Usa che spiegano e spingono il New American Century. C'è una specularità tra queste due follie, una somiglianza ideologica: da entrambe le parti il pallino è in mano ai falchi, la prevalenza dello stronzo è conclamata in ognuna delle fazioni in lotta. Sei miliardi di moderati guardano attoniti e stanno nel mezzo. Intendo in questo caso per "moderati" tutti quelli che rivendicano come un diritto di non essere ammazzati né da un falco né dall'altro e né da tutti e due come nella scuola di Beslan. Anche altre letture convincono poco. Le democrazie sono sotto attacco, ci dice Mauro su Repubblica. Vero, ma non ci dice quanto virtuali siano queste democrazie. Che se ci fosse stata una vera democrazia in Spagna, in Iraq non ci sarebbero andati, e non avrebbero raccolto duecento cadaveri (nostri!) alla stazione di Atocha. Uguale per l'Italia. Uguale per il Regno Unito di mr. Blair. Se gli americani fossero informati come tutti pensiamo dovremmo essere in una democrazia, saprebbero che Saddam non era Osama e forse si sarebbero opposti alla guerra, chissà, non si sa mai cosa può combinarti la democrazia se per caso ti metti ad applicarla. L'esercizio di cercare chi ha cominciato, che è stato il primo, indagare su chi è stato più stronzo con chi negli ultimi duecento anni, può spiegare molte cose, ma non allontana il mirino da quelli che stanno in mezzo, che siamo noi, parecchi miliardi di scudi umani. Sinceramente, credo che dovremmo cominciare a prenderla proprio come una questione personale, dopotutto è a noi - a noi sei miliardi di ragazzini di Beslan - che queste due bande di stronzi sparano addosso.

20040902

9/11 - la traduzione

ehi la fuori, servono traduttori. di che? del rapporto 9/11. tutte le info le trovate qua. su, su, su. non siate pigri. va bene anche una pagina. dai, dai, dai.

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