un blog morbido

20040729

e comunque

ogni volta che ascolto interstellar overdrive l'ultimo minuto mi rincoglionisce completamente.
piacevolemente, beninteso

visto che

c'era il blogrodeo odierno. non avevo da fare. ho dato un'occhiata al tema. ma il tema non c'era perché lo doveva fare spad, ma spad dormiva. si cazzeggiava nei commenti. poi è arrivato spad e ha lanciato il tema. a quel punto mi sembrava brutto non partecipare. e quindi ho scritto questo.

20040727

gmail wiki

tutto ciò che può tornar utile con gmail

meglio tardi che mai

ieri sera sono stato assalito dai dubbi, dalla rabbia. per la mia ignoranza, per come impiego il mio tempo. spesso ritengo di impiegarlo male. e di ritrovarmi a pensare alle cose che non ho fatto, che ho mancato, che non ho sfruttato, ecc. il fattaccio che ha causato questi pensieri è presto detto. entro in libreria. non posso non entrare in una libreria aperta la sera. specie se una sera di fine luglio e la temperatura è gradevole e ti mette di buon umore. si comincia a curiosare e si trovano un po' di libri che incuriosiscono. già l'umore comincia a cambiare. perché non ho ancora comprato questi libri? perché non ho ancora finito quello che iniziato? perché poltrisco invece di leggere? con questi pensieri che cominciano a ronzarmi per la testa, trovo il libro FAHRENHEIT 451. dov'è che l'ho già sentito? so che è famoso, ma perché non me lo ricordo? leggo la quarta di copertina. classico fantascienza. più di 50 anni fa. censura, libri bruciati. guy montag. montag? e qui mi si apre la crisi esistenziale. non conoscevo questo libro. non mi ero posto il problema. non avevo neanche chiesto a google né l'unol'altro. io che mi beo di trovare le citazioni. o di seminarle qua e la, in maniera criptica.
vabbé, basta. fine del piagnisteo. diamoci (plurale maiestatis) da fare.

20040726

comunicazione di servizio

japanese.captain[at]gmail.com

20040723

pgr

libertari riporta una lunga intervista a giovanni lindo ferretti. disponibile anche qui
tovata passando da uno che mi pare ci capisca di musica.

IMBB.it#2

è un po' che il sottoscritto non si dedica alla cucina come in passato, ma l'IMBB fa venire la voglia di darci dentro. c'è, a oggi, una discreta ruggine. per cui, un sughetto semplice, veloce, di stagione. a base, come anche qualche ricetta già vista, di zucchine e pomodorini. o zucchini? qui si usa la prima versione.
SUGO POMODORINI E ZUCCHINE
si prende uno scalogno e lo si taglia a fettine. preferisco che la cipolla (e suoi parenti, che per me sono scalogno e porro) si veda alla fine, quindi prediligo un taglio grossolano. un filo d'olio rigorosamente extravergine d'oliva e si comincia a far rosolare lo scalogno. prima che imbiondisca troppo si aggiungano dei pomodorini. mi riferisco a quelli a ciliegia, sono famosi quelli di pachino. che siano buoni. la dimensione deve essere tale da poterli tagliare in quattro spicchi. avviati scalogno e pomodorini, per la loro strada a fuoco lento (io li metto sul fuoco piccolo), si principia a preparare le zucchine. vanno bene le zucchine chiare e piccole, che sono più tenere e gustose di quelle più scure e più grandi. quindi le taglio sul lungo in quattro e poi trasversalmente. vengono quindi dei triangoli. mentre si tagliano le zucchine, i pomodori stanno assumendo un bel colorito biondo dall'olio e hanno cominciato ad ammorbidirsi. a questo punto si aggiungono le zucchine, si mescola il tutto e si lascia andare sempre a fuoco basso senza coprire. si mette su l'acqua della pasta (coperchio ovviamente). nel mentre che la pasta segue la sua strada, il sugo compie la sua. eventualmente, si può fermare il sugo quando lo si ritiene pronto. io non faccio cuocere troppo le zucchine e mi piace che si senta, quel tanto che basta, il crudo. quando la pasta è pronta si fa saltare il tutto, si serve in tavola e ciascuno può aggiungere a suo piacimento un filo d'olio d'oliva extravergine.

il momento giusto per sputare


dotcoma

il teorema della carta da parati

per quanta tu ne tolga, tanta ne rimane.

20040722

come on baby, run linspire

time to set MS on fire
via olandese volante

regione che vai, italiano che trovi

- la cucina la lasciate così? e un eventuale buffet?
- ...mah, si, eventualmente lo facciamo in soggiorno.
chiave: buffet, per i piemontesi, pare significhi credenza.

telelavoro

ammettiamolo. lavorare da casa, solo, mezzo nudo, con le palle all'aria, invece che in ufficio, vestito, magari ben con mille distrazioni a destra e manca, è quantomai piacevole. probabilmente fosse così tutti i giorni ci sarebbe da annoiarsi. ma una volta ogni tanto è veramente, ma veramente piacevole.

20040720

september 11, 2002


diario

dirlo prima, no?

"Sono innocente, è una congiura ora faccio il nome dell'assassino".
che poi sarebbero tante le cose che non quadrano in questa faccenda (almeno per come la raccontano). in primis prezzemolino taormina. solo la sua presenza mi fa decidere da che parte schierarmi. comunque sia stata lei o non è stata lei (cerrrto che è lei, direbbe quell'altro), fatto sta che un bimbetto ci ha lasciato le penne, il fratellino chissà come crescerà, lei ha avuto anche il coraggio di farsi subito ingravidare e sfornarne un altro. povero bimbo. i 30 anni li meriterebbe per questo.

20040719

fotoprova

poche idee

e pure confuse. e sicuramente affidarsi al progettatore svedese non servirà a molto.

20040716

la filiera

scena: reparto ortofrutta di negozio prodotti biologici.
personaggi: venditore (nel seguito V) nanetto brizzolato presuntuoso e antipatico; padre (P) pensionato orticultore venditore di produzione in eccesso.
P: belle care queste susine: quattro euro e passa al chilo!
V: eh già. che ci vuol fare? io le compro a tre.
P: io le mie le vendo a uno e cinquanta.
V: ...

20040714

onore e vanto

dei signori sottoindicati, il sottoscritto possiede ben pochi dischi. a contarli mi bastano le due mani. tutti rigorosamente copiati o scaricati da internette. molti dei sottoindicati signori mi sono TOTALMENTE sconosciuti.
Biagio Antonacci - Simona Bencini - Samuele Bersani - Andrea Bocelli -
Antonio Calò (Bungaro) - Sergio Cammariere - Luca Carboni - Albano
Carrisi - Ivan Cattaneo - Rosalino Cellamare (Ron) - Massimo Chiti Conti
- Massimiliano Colombo - Toto Cutugno - Gigi D'Alessio - Lucio Dalla -
Tullio De Piscopo - Luigi Di Agostino - Dolce Nera - Elisa - Giorgia
Roberto Feltracco - Tiziano Ferro - Marina Fiordaliso - Gianni Fiorellino -
Marco Ghislandi - Amalia Grè - Daniele Groff - Chiara Iezzi (Paola &
Chiara) - Paola Iezzi (Paola & Chiara) - Enzo Jannacci - Paolo Jannacci -
Patrizia Laquidara - Diego Leoni - Luciano Ligabue - Giuseppe Mango -
Paolo Martella - Mietta - Annalisa Minetti - Gianni Morandi ? Neffa -
Ruben Paganelli - Angelo Pandolfi - Adriano Pappalardo - Piero Pelù -
Paola Peroni - Massimo (Max) Pezzali - Marco Piraccini - Raf - Stefano
Raffaini - Eros Ramazzotti - Raiz - Francesco Renga - Mario Rosini -
Fabrizio Rubessi - Bobby Solo - Anna Tatangelo - Francesco Tricarico -
Silvio Uboldi - Linda Valori - Antonello Venditti - Gianpaolo Viani -
Federico Zampaglione (Tiromancino) - Tommaso Zanello (Piotta)

il perché io mi prenda al briga di scrivere ciò potete leggerlo qui.

20040712

io so come morirò

di incidente d'auto. in autostrada. ciò avverrà quando farò capire quanto sia co@#$ne, abbassandomi al suo livello -lo ammetto-, al bmw sfanalante posizionatosi a mezzo metro dal mio cofano a una velocità non inferiore ai 140km/h. glielo farò capire sollevando il mio piede destro dall'acceleratore e schiacciando il pedale del freno.

20040709

accorgimenti

nei momenti di crisi della propria femmina capita che il maschio moderno, già sensibilizzato sugli aspetti di comprensione, vicinanza, parità, se ne esca con un "cosa posso fare?". a quel punto le buone intenzioni di lui, quasi orgoglioso dell'esser riuscito a vincere il proprio egoismo ed essersi posto in un'ottica altruistica, causano un rilancio della crisi, con amplificazione stile concerto heavy metal,con frasi del tipo "voi uomini sempre a pensare a cosa fare", "non è solo facendo che si sta vicino", "dovete essere più comprensivi", "pensare, capire, non agire a caso", "riflettere, analizzare". le reazioni del maschio a quel punto possono variare dal mutismo&capochino al tentativo di accoltellamento.
riflessioni su cotali situazioni hanno portato alla sperimentazione con pieno successo della frase "come posso aiutarti".

un uomo un mito

Da alcuni indicato come possibile successore di Max Mosley alla presidenza della Fia, Briatore si tira fuori. "Lavoro già 20 ore al giorno, come potrei fare? E non pagano neppure".

repubblica

20040708

movimento d'opinione

mi permetto di incollare interamente un post di lia celi, che trovate da rob grassilli, che il sottoscritto condive in tutto e per tutto.
Nei commenti del post, è possibile contribuire al movimento d'opinione. Se poi volete uscire dai commenti e contribuire al movimento nei blog o nella vita ancora meglio.
DIARIO DI UNA MAMMA IMPERFETTA - Luglio 2004
Caro ristoratore italiano, proprietario di pizzeria o di tavola calda, sto parlando proprio con te.
Stai tranquillo, non è la solita lamentela pulciosa per il fatto che, con la scusa dell'euro, i prezzi del tuo listino si sono gonfiati come palloni aerostatici. Poverino, hai tante tasse, gli ingredienti costano cari anche a te, e quell'egoista del cuoco ha avuto la bella idea di chiederti un aumento.
No, ti scrivo per comunicarti una notizia-choc: anche chi ha figli piccoli vorrebbe poter andare al ristorante. Lo so, è difficile credere che gente tanto masochista da complicarsi la vita generando uno o più bambini sappia ancora apprezzare le gioie sibaritiche del pranzo fuori. E che magari decida di condividere questo piacere con la prole, invece di lasciarla a casa con la babysitter e i bastoncini di pesce. Eppure, per strano che possa sembrarti, noi genitori per una pizzata fuori con i nostri figli (anche piccolissimi) siamo perfino disposti ad pagare la margherita 2004 come la quattro-stagioni di due anni fa.
Come dici? Tutto questo lo sapevi già? Oh bella. E allora perché quando ti chiedo di portare un seggiolone per mia figlia di diciotto mesi mi guardi come se io venissi da Saturno, oppure mi dici che "è già occupato"? Vuoi dire che un ristorante ben avviato come il tuo dispone un seggiolone e basta? Nel tuo locale è ammesso un solo bambino piccolo per sera? O è sottinteso che chi impone alla tua clientela la presenza di un marmocchio deve pensare da solo a dove farlo sedere? Spiegamelo, per favore, o la prossima volta che brontoli perché tante famiglie vanno da McDonald ti spernacchio. Lì i seggioloni sono almeno una mezza dozzina. Può anche darsi che Iris non digerisca il McCheese, ma è certo che potrebbe mangiarlo da seduta.
E ora, caro ristoratore, lasciami dire che le tue nuove toilettes sono una bellezza. Fiori, piastrelle colorate, lavabi ergonomici, water autodisinfettanti e un raffinato sapone per le mani all'aloe. Suppongo che l'assenza di un fasciatoio sia dovuta unicamente a un ritardo nelle consegne. Cosa? Niente fasciatoio? Hai pensato a uomini, donne e disabili, e non ai bambini in età da pannolino? I piccini la fanno quando gli viene, amico. Può succedere anche nel tuo ristorante, e dovresti prenderlo come un complimento alla tua cucina: più il bimbo si riempie lo stomaco volentieri, più sente il bisogno urgente di alleggerire il suo pancino. Dopodiché, però, dovresti dare ai suoi genitori la possibilità di cambiarlo comodamente. Non solo per il suo benessere, ma anche per quello di chi lo circonda. Ma se ti importasse davvero qualcosa delle narici dei tuoi clienti, grandi e piccoli, faresti rispettare seriamente il divieto di fumo, invece di lasciare ai non fumatori la briga di implorare ai tabagisti un po' di cortesia.
Dirò di più: sarebbe carino fornire, oltre al fasciatoio, anche qualche pannolino. Non ridere, all'estero succede. In Germania nei bagni dei ristoranti i pannolini si trovano, e di varie misure perché, come ha detto testualmente un tuo collega tedesco. "non possiamo pretendere che i nostri clienti si portino tutto da casa". Pensa che in quasi tutti i paesi d'Europa i ristoranti hanno un menu speciale per bambini, con porzioni e prezzi ridotti, Un menu vero, con diversi piatti sani e golosi, mentre da noi l'attenzione ai piccoli ospiti, quando c'è. non va oltre il simil fast-food cotoletta-patatine, e non è nemmeno molto fast, visto che da noi non vige il principio secondo cui i bambini vanno serviti per primi. Anzi, da te spesso capita che vengano serviti per ultimi, quando già si sono ingozzati di grissini e non hanno più fame.
Dalla tua faccia mi par di capire che non hai intenzione di cambiare andazzo. Niente seggioloni, niente fasciatoio, niente divieto di fumo, niente precedenza nel servizio, niente angolo-giochi, niente bicchieri infrangibili, niente di niente.
Allora, però, sii coerente fino in fondo. Sulla porta del tuo locale attacca un cartello "Qui i bambini non sono graditi". A scanso di equivoci.
Lia Celi

prima cena

nella nuova casa. tutta spoglia. tutta da ristrutturare. solo un tavolino di neanche un metro quadrato. due sedie. due kebab dell'egiziano sotto casa. due birre.

20040706

marchette

dalle mie parti esiste una radio, appartenente a un noto network. è una radio un po' provinciale, un po' rozza, semplice e gradevole. dai primi di luglio ha ridisegnato il sito web. l'estetica fa decisamente cagare, ma contiene due cosette. la prima, banale, ma tanto attesa è lo streaming. la seconda, molto ma moloto più interessante, è l'archivio audio delle trasmissioni. Ed è proprio una di queste trasmissioni che voglio pubblicizzare. trattasi di radio kabul , rubrica di aggiornamento sui fatti mondiali. dove per mondiale si intendono tutti i paesi si cui non si sente molto parlare (sudan, colombia, iran, coree varie,...). al solito, le mie pubblicità sono pessime. voi dategli un'ascolto e poi fatemi sapere. come diceva quell'altro: dai retta a un cretino.

20040705

datemi tre numeri

e la ruota su cui giocarli. Prometto solennemente di dividere la vincita con chi mi darà i numeri giusti.Il sogno (appena sfornato) è questo:
Ho due biglietti per il concerto di C. non due biglietti normail, ma due pass per entrare nella zona riservata. Ci sto andando col mio amico D. Mentra siamo per la via ci raggiunge una mia ex ora sua, B, che rompe le scatole per venire con noi. D, succube, le permette di venire e a me cominciano a girare. Arriviamo al luogo del concerto. per noi c'è un'ingresso riservato. B si butta a capofitto verso l'ingresso facendo scene pietose per ingraziarsi i sorveglianti ed entrare senza biglietto. Io ricevo la telefonata che stanno arrivando anche V e P, due altri amici. Dico a D di fermare B, ma lui non ci prova nemmeno e segue scodinzolando B. Rimango a metà strada combattuto tra andare dentro (non si sa mai che poi non riesca più ad entrare) o aspettare gli altri. Per fortuna V e P arrivano ed entriamo. Prima dello spettacolo c'è una cena attorno a tavoli rotondi. D e B si sono già seduti e si stanno servendo con B che come suo solito fa le sceneggiate coi camerieri. Mi avvicino incazzato come una iena a B, e una volta alle sue spalle, comincio a prenderla a gomitate sul collo davanti a D che continua a tacere.
Suona la sveglia. Mi alzo col sorriso sulle labbra. Difficilmente oggi sarà una brutta giornata.

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