che poi pensi che le cose siano semplici una volta che le hai fatte già una volta. e invece no. l'esperienza non è servita a niente ed è tutto come la prima volta. l'ospedale è sempre un luogo inospitale, i medici sono dei torturatori e le loro stanze delle prigioni o delle sale tortura. hai voglia di leggerti tutta la repubblica e di distrarti contemplado la paresi di bossi. stai solo nascondendo la fifa che sale. poi chiamano il numero. eh si. oramai si usano i numeri. dicono per mantenere la privacy. mah. entri. ed è la stessa senssazione di due anni fa. hanno il bel dire "i padri devono essere presenti". col cazzo. una scrivania. una sedia di là. per il medico. una di qua. per la gravida. e io? in piedi. grazie, bell'accoglienza. signora, si sdari e scopra la pancia. lei si metta pure di la. si a fianco allo spogliatoio. ha la stessa funzione. di arredamento. subisco. vabbé almeno facciamo quello che dobbiamo fare. oramai so come funziona. so cosa si prova. saprò gestire l'emozione. col cavolo. compare sullo schermo e le gambe tremano. acchiappo la sedia che avevo adocchiato. mi siedo. la pressione risale. mi godo lo spettacolo.
numero due è unA numero due.
4 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento