"questo era il matrimonio, la sepoltura, la spregevole prigione dove un uomo spinto dall'invincibile desiderio di essere buono, degno e integro, si riduceva allo stato dell'ebete alle tre di mattina, senza alcuna ricompensa oltre i figli, una nidiata priva di riconoscenza. riuscivo perfino a vederli, i miei figli, che mi buttavano in mezzo alla strada quando sarei stato vecchio, cacciandomi di casa, intenti a firmare documenti per la mia pensione di anzianità e a lavarsene così le mani, un vecchio traballante che aveva trascorso i migliori anni della sua vita a faticare onestamente per dare loro la possibilità di godere il pieno sapore della vita. ed ecco la mia ricompensa!"
" - promettimi una cosa.
- certo.
- che non tratterai mai nostro figlio come tuo padre ha trattato te.
- è stato un buon padre, burbero ma buono.
- una volta ha colpito le tue carni nude con una cazzuola. me l'ha detto tua sorella stella.
- me l'ero cercata. avevo venduto la sua betoniera per comprarmi una bicicletta.
- i bambini non si picchiano più. ne è stata provata l'inutilità. è negargli un privilegio.
- lui mi aveva negato la bicicletta. inoltre era l'unica betoniera che aveva."
"oh padre, oh madre, oh moglie, oh fratello, oh amico, ho vissuto con te fino a ora secondo le apparenze. da questo momento in poi sarò la verità. sappi che da questo momento in poi non obbedirò ad altra legge che non sia la legge eterna... mi appello alle tue usanze. devo essere me stesso. non posso venir meno a me stesso per te o per lui. se mi puoi amare per quello che sono, saremo felicissimi. se non puoi cercherò di meritarmelo. non ti nasconderò i miei gusti e le mie avversioni."
john fante - full of life
5 anni fa
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