Con questo post si vuole essere seri e pubblicizzare bene un libro uscito in italia il 5 maggio, edito da adelphi (link ufficiale qua, IBS ne parla qua). Il libro ci (al titolare e compagna) è finito nelle mani grazie all'opera di un sapiente libraio. Il libro si chiama "bianco su nero" e racconta l'infanzia dell'autore. Un'infanzia consumata negli orfanotrofi russi nei quali venivano rinchiusi i bambini handicappati. Nel caso di Gallego (nipote del segretario del partito comunista spagnolo in esilio), nato nel 68 (mica tanto tempo fa), aggiungiamo anche niente genitori.
Sono un eroe. E' facile essere un eroe. Se non hai le braccia o le gambe, o sei un eroe o sei morto. Se non hai genitori, fà affidamento su braccia e gambe. E sii un eroe. Se non hai né le braccia né le gambe e hai anche pensato bene di stare al mondo, è fatta. Sei condannato a essere un eroe sino alla fine dei tuoi giorni. O a crepare. Io sono un eroe. Non ho altra scelta.
Il libro non è scritto in tono patetico. È scritto in modo da lasciar trasparire la voglia di lottare fino all'ultimo per un'esistenza vera. Come un vichingo, dice Gallego, che, alla fine, riuscirà a ritrovare la madre, a vivere in spagna, a scrivere questa storia.
Insomma, non sono bravo ad essere troppo serio, ma, se vi capita, comprate questo libro.
altri link: elmundo, intervista su elmundo, recensione la stampa, repubblica.
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